Alicia Alonso

Alicia Alonso “Prima ballerina assoluta” una onorificenza assegnata a poco più di 10 ballerine nella storia della danza.

“Spero che mi ricordino come una artista onesta con la sua arte e con la sua epoca, che amò danzare sopra ogni cosa”

Alicia Alonso, morta il 17 ottobre 2019, era nata nel 1921. È stata un mito nella storia della danza classica e della cultura di Cuba.
Il suo maestro di ballo fu Nicolay Yavorsky, un russo che dopo la rivoluzione del 1917 si era trasferito a Cuba. Alicia è una bambina dalle spiccate doti di ballerina, ma la sua famiglia è povera e fa fatica a pagarle le lezioni di danza.

Si racconta che andasse a lezione usando le scarpe normali. Un giorno, Alicia ricevette in regalo delle scarpette da ballo da una signora che aveva deciso di donarle alla bambina più promettente della scuola di Yavorsky. Come nella fiaba di Cenerentola, si misura le scarpe per ultima, dopo che le altre bimbe hanno verificato che la misura dei loro piedi è troppo grande. Lei, invece, le calza alla perfezione, come se fossero confezionate su misura.

Il 29 dicembre 1931 è il giorno del suo debutto in pubblico insieme ad altre dodici ballerine, interpretano La bella durmiente. Nel 1935, mentre partecipa alle prove di Coppelia, scoppia il grande amore per Fernando Alonso (anche lui ballerino e coreografo). Giovanissimi, si sposano nel 1937. Continua la sua formazione all’American Ballet Theatre di New York con un maestro italiano del calibro di Enrico Zanfretta .

Nell’autunno del 1941 Alicia è colpita però da una malattia agli occhi. I medici le diagnosticano il distacco della retina e le ordinano un anno di assoluto riposo. È in quel periodo che Alicia impara a ripetere i gesti della danza nella sua mente e a immaginare i movimenti delle sue gambe. I disturbi alla vista, fino alla quasi cecità, accompagneranno l’intera carriera della Alonso.
Dopo dodici mesi di inattività, trascorso per lo più bendata e a letto, Alicia riprende a ballare. Da un occhio ha perso quasi del tutto la vista, solo la straordinaria forza di volontà le impedisce d’interrompere la carriera. La grande occasione per imporsi definitivamente arriva il 2 novembre del 1943: al Teatro Metropolitan di New York va in scena Gisele e la prima ballerina Alicia Markova, a soli cinque giorni dal debutto si ammala. Alicia si butta nella mischia e supera il provino di prima ballerina. Il giorno del debutto va in scena con i talloni sanguinanti, a causa delle tante ore passate a provare e riprovare i passi, ma il trionfo la ripaga dei sacrifici.

Il loro ritorno a Cuba avviene solo dopo la vittoria della rivoluzione di Fidel Castro.

Nel gennaio 1959, poche settimane dopo il suo arrivo a L’Avana, Castro si fa condurre d’improvviso nella residenza degli Alonso. 

alicia alonso

«Alicia era a Chicago. Parlammo di politica fino all’alba e quando Fidel era già sull’uscio dell’uscita, mi chiese quanti soldi servivano per rimettere in piedi il Balletto nazionale di Cuba. Gli risposi che erano necessari almeno 150 mila pesos. Senza pensarci su neppure un attimo, Fidel replicò che in pochi giorni ne avremmo ricevuti almeno 200 mila. La somma, in effetti, arrivò», annota Fernando Alonso nelle sue memorie, nel 1948 nasce il Balletto Nazionale di Cuba e l’annessa accademia portando la danza nelle fabbriche, nelle scuole e nelle zone dell’Havana più povere e disagiate per dare borse di studio.

Dopo quell’episodio, Alicia si trasforma nell’ambasciatrice culturale della sua isola. Nel 1967 porta in scena una versione di Carmen dove si mescolano danza moderna e danza classica: quell’esecuzione è considerata fra le grandi invenzioni moderne del balletto contemporaneo. Ha continuato ad esibirsi fino al 1987 a 67 anni, quando ha ballato per l’ultima volta al Teatro dell’Opera di Roma.

Alicia, quasi del tutto cieca, ha continuato infatti a ballare fino a quando le è stato possibile. A causa della cecità, i coreografi usavano il trucco della disposizione delle luci per disegnare il perimetro in cui la ballerina doveva compiere i movimenti che conosceva alla perfezione.

Dopo la sua morte, il 17 ottobre scorso a 98 anni, i cubani le hanno reso omaggio nelle strade e nelle piazze della capitale. E i suoi ballerini l’hanno ricordata danzando in riva al mare, per le vie della città e nel teatro a lei intitolato.

“Spero che mi ricordino come una artista onesta con la sua arte e con la sua epoca, che amò danzare sopra ogni cosa” – Alicia Alonso

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